La Bella Addormentata nel Bosco

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scheda

“LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO”

da Perrault e i Fratelli Grimm

Adattamento di Sarah Paoletti

Regia: Ester Montalto
Con: Sarah Paoletti, Ester Montalto, Massimiliano Angioni, Francesco Saitta, Ilaria Sanfilippo, Aurelio Scarpone, Miriam Cappa
Costumi: Laura Cairoli e Rosi Anzalone
Scene: Miriam Cappa e Kevin Chee

ETÀ CONSIGLIATA: dai 4/5 anni

Una delle più celebri fiabe della tradizione europea messa in scena da Teatro in Centro in una versione che ne esalta le atmosfere magiche e poetiche.

La Bella Addormentata è una di quelle fiabe che tutti conosciamo: la tradizione orale ci trasmette un mix fra la celebre “Rosaspina” trascritta dai fratelli Grimm e la versione di Perrault raccolta nei “Racconti di mamma oca”.

Al centro della fiaba c’è l’incantesimo della perfida fata Malefica/Carabosse offesa dal mancato invito al battesimo: al compimento dei sedici anni la giovane principessa si pungerà con il fuso di un arcolaio e morrà. Ma la crudeltà del maleficio è mitigata dall’intervento della più giovane fra le fate presenti che muta la condanna in cento anni di sonno, finché un principe non verrà a rompere l’incantesimo. Un destino tragico al quale il Re cerca di opporsi, bandendo tutti i fusi dal paese. Ma le capacità umane nulla possono contro la potenza del magico e così, allo scoccare dei sedici anni la giovane si punge e cade in un sonno da cui nulla pare poterla risvegliare. Le fate allora le erigono intorno un bosco così fitto e intricato che nessuno potrà attraversarlo senza l’aiuto della magia. Aiuto che arriverà allo scadere dei cento anni e che permetterà al principe eletto di raggiungere la Bella Addormentata e compierne il destino.

La Bella Addormentata ci racconta del rapporto fra l’Essere Umano e la grandezza del mondo che lo circonda, rappresentata dalla magia delle fate. Un mondo che ci può riservare pericoli e difficoltà, ma che saprà premiarci se ci entreremo in sintonia e lo sapremo accettare.

E la dimensione magica è al centro della nostra messa in scena: le fate diventano narratrici e tessitrici degli eventi (il battesimo, la maledizione, il bando degli arcolai, la puntura, l’addormentamento, la nascita del bosco incantato, lo scioglimento finale), il cui succedersi è cadenzato da momenti di forte coinvolgimento sensoriale ed emotivo.

La linearità narrativa e ricchezza di immagini rendono lo spettacolo adatto ai più piccoli, mentre la profondità dei contenuti e del coinvolgimento emotivo offrono ampi stimoli e occasioni di rielaborazione ai più grandi.


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